Intervista a Andrea Candeo – Il + Bello d’Italia 2024

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Ciao Andrea! Come ti senti dopo aver vinto “Il più bello d’Italia 2024”? Qual è stata la tua reazione iniziale?

La mia prima reazione è stata di stupore, soprattutto perché il nome del concorso può essere un po’ fuorviante. Spesso si pensa che si concentri esclusivamente sulla bellezza, ma in realtà si valutano molte altre qualità. Il giorno prima della finale, abbiamo affrontato una serie di prove piuttosto impegnative, durante le quali la giuria ha voluto testare a fondo le nostre personalità. Ci hanno posto domande di ogni genere, e in quei momenti era essenziale mantenere la concentrazione ed essere davvero preparati. Questo dimostra quanto sia importante il carattere e la prontezza mentale, non solo l’aspetto esteriore.

Puoi raccontarci come hai deciso di partecipare a questo concorso e cosa ti ha motivato?

Ho partecipato a questo concorso per caso, ma ciò che mi ha motivato è stata la mia voglia costante di mettermi alla prova. Mi piace sfidarmi e confrontarmi con gli altri per vedere fin dove posso arrivare. Questo concorso è stata un’opportunità perfetta per farlo, perché mi ha permesso di misurarmi in un contesto diverso dal mio solito ambiente, spingendomi a superare i miei limiti e ad affrontare nuove sfide. 

Essendo un agronomo, in che modo la tua professione ha influito sulla tua esperienza nel concorso?

Penso che il mio lavoro, che è un po’ di nicchia, abbia suscitato curiosità e interesse durante il colloquio con la giuria. Opero in un campo particolare e forse meno conosciuto, e questo potrebbe aver contribuito a distinguermi dagli altri candidati. In una selezione come questa, dove ogni dettaglio conta, credo che la mia professione abbia catturato l’attenzione per la sua unicità e per il valore che aggiunge in termini di competenze e prospettive diverse. 

Quali sono state le sfide più grandi che hai affrontato durante il tuo percorso verso la vittoria?

Sicuramente il colloquio con la giuria è stato uno dei momenti più intensi. Eravamo cinque concorrenti contro una giuria composta da esperti, e in quel contesto era fondamentale mantenere la calma e la lucidità. Qualsiasi domanda ti venisse posta, dovevi essere pronto a rispondere con sicurezza e chiarezza. Credo che, oltre alla bellezza, il modo di esprimersi e la capacità di comunicare siano qualità cruciali in questo tipo di competizione. Sapersi presentare e rispondere con intelligenza è altrettanto importante.

Che messaggio vorresti trasmettere ai giovani che aspirano a intraprendere sia una carriera professionale che una carriera nel mondo della moda?

Come riesci a bilanciare il tuo lavoro come agronomo con l’impegno nel mondo della moda e dei concorsi?

Il mio consiglio è sempre quello di essere autentici. È importante utilizzare l’originalità e anche un pizzico di astuzia, ma senza mai tradire la propria essenza. Se una persona è veramente motivata e determinata, alla fine raggiungerà il proprio obiettivo. Credo che la tenacia e la capacità di adattarsi alle circostanze siano fondamentali per avere successo in qualunque campo.

Quali sono i valori che ritieni più importanti e che ti guidano nella tua vita personale e professionale?

Organizzazione, forza di volontà e una grande passione. Questi sono stati gli elementi chiave del mio percorso. Senza una chiara pianificazione e senza la determinazione a non mollare, è difficile arrivare lontano. Inoltre, la passione è ciò che ti spinge ad andare avanti anche nei momenti di difficoltà, mantenendo alta la motivazione e la concentrazione sugli obiettivi.

Hai già in mente dei progetti futuri, sia nel campo dell’agronomia che in quello della moda?

Senza ombra di dubbio, i valori fondamentali per me sono la sensibilità, l’onestà e la trasparenza. Credo che senza queste qualità non si possa andare lontano. Mi affido molto agli altri, così come gli altri si affidano a me, e sono convinto che l’unione faccia davvero la forza. La capacità di lavorare insieme, con rispetto e fiducia reciproca, è ciò che permette di superare le sfide e raggiungere risultati duraturi.

Cosa pensi della sostenibilità nel settore della moda e come la tua formazione in agronomia può contribuire a questo tema?

Sì, senza dubbio! Il titolo che ho vinto rappresenta per me una piattaforma per sensibilizzare un pubblico più ampio sull’importanza del verde e della sostenibilità ambientale. Questo è il mio credo: diffondere consapevolezza su quanto sia fondamentale prendersi cura del nostro ambiente. Credo che grazie alla visibilità che ho ottenuto, potrò amplificare questo messaggio e coinvolgere sempre più persone in questa causa così importante per il nostro futuro.

Infine, quali consigli daresti a chi desidera partecipare a concorsi di bellezza e, allo stesso tempo, mantenere una carriera seria e impegnativa?

Oggi, purtroppo, esiste ancora del pregiudizio nei confronti di chi opera sia nel mondo dello spettacolo che in altri ambiti professionali. Mi è capitato di sentirmi giudicato, come se il mio coinvolgimento nel mondo dello spettacolo potesse compromettere la mia professionalità come agronomo. Questi episodi, anziché scoraggiarmi, mi danno ancora più forza e determinazione per emergere. Il mio consiglio è di non dare peso alle opinioni altrui, ma di mantenere sempre la rotta verso i propri obiettivi, con determinazione e perseveranza.

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