“La mia vittoria più grande si chiama Vittoria”Viaggio nell’anima di un atleta che ha scelto la fatica, la solitudine e la passione per cambiare il proprio destino

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Vincenzo Esposito, ha iniziato a gareggiare nel 2017. Non per moda. Non per seguire l’onda. Ma per una sfida profonda, interiore, che nasceva dal bisogno di dimostrare a se stesso di poter essere di più. Di poter diventare qualcosa che allora sembrava irraggiungibile. Voleva spingersi oltre, sfidare i propri limiti fisici e mentali, migliorarsi anno dopo anno, confrontarsi con i migliori, quelli veri, e misurarsi con le federazioni internazionali più importanti.
Oggi, a distanza di anni, quell’istinto iniziale si è trasformato in una carriera straordinaria, forgiata nel sacrificio, nel silenzio della preparazione, nella fatica quotidiana. Una strada fatta di medaglie, sì, ma anche di rinunce, di notti insonni e di momenti in cui la passione era l’unico carburante rimasto.

Vincenzo Esposito viene da Siano, un piccolo paese in provincia di Salerno. Un luogo dove inizialmente il suo stile di vita veniva guardato con diffidenza, quasi con sospetto. Sembrava fuori posto. Era “quello diverso”, quello che mangiava pesato, che si allenava anche a Natale, che rinunciava alle serate per restare fedele alla propria routine. Ma mentre gli altri si chiedevano se ne valesse la pena, lui lo sapeva già: sì, ne valeva ogni goccia di sudore. E lo ha dimostrato.

Ha lasciato un lavoro stabile, a tempo indeterminato. Ha detto no alla sicurezza, a uno stipendio fisso, a una vita tranquilla. Lo ha fatto per inseguire una passione che non prometteva nulla: né guadagni né visibilità, solo fatica. Ma lui ha scelto comunque. Perché sapeva che voleva vivere davvero, e per lui vivere significava fare ciò che ama. Oggi, guardando il suo percorso, può dire con orgoglio di avercela fatta.

Il bodybuilding è uno sport che non concede scuse. Non ci sono squadre a coprirti. Non ci sono alibi. Sei solo, ogni giorno, davanti allo specchio e alla tua coscienza. Conta la disciplina, la testa, la costanza e quella fame che ti brucia dentro e che ti spinge ad andare avanti anche quando tutto intorno ti dice di fermarti. In questa solitudine, Vincenzo ha trovato la sua forza. L’ha coltivata. E l’ha trasformata in risultati concreti.

In questi anni ha collezionato 45 competizioni e il biennio 2024/2025 si è rivelato il più vincente della sua carriera:
• 🏆 1° posto – Romania Muscle Fest | Pro League
• 🏆 1° posto – Empro Classic | Spagna
• 🏆 1° posto – Campionati Italiani | PCA
• 🏆 1° posto – Trofeo Nettuno | PCA
• 🥈 2° posto – Flex Weekend | Pro League
• 🥈 2° posto – Trofeo Nettuno | PCA – Categoria Bodybuilding
• 🥈 2° posto – Campionati Assoluti | Pro League
• 🥉 3° posto – Campionati Italiani | Pro League

In più, si è qualificato al Mr Universo in Inghilterra e ai Mondiali PCA che si terranno in Galles a novembre 2025.
Risultati che parlano da soli. Ma che raccontano solo una parte della sua storia. Perché il successo, per Vincenzo, non si misura solo in trofei.

Dietro ogni medaglia, infatti, c’è una motivazione che va oltre il fisico. Ha un nome dolce e potente allo stesso tempo: Vittoria. Sua figlia.
“Il giorno in cui è nata ha riscritto ogni mia motivazione”, racconta.
Oggi il suo sogno più grande non è solo quello di salire sul podio, ma di salire un giorno su un palco, tra le luci e il sudore, e sentire una voce piccola ma forte gridare: “Forza papà!”.
E in quel momento, anche se non dovesse vincere nulla, saprebbe già di aver vinto tutto.

Ma nessun percorso del genere può essere portato avanti da soli. E Vincenzo lo sa bene. A sostenerlo, oltre alla sua famiglia e alle persone che hanno sempre creduto in lui, c’è un partner che non è mai mancato: Vitastrong.
Più che uno sponsor, un compagno di viaggio. Una realtà che ha creduto nel suo progetto quando era ancora una visione, e che continua a sostenerlo ogni giorno, accompagnandolo nelle fasi più dure della preparazione e nelle gare più decisive. Vitastrong è presenza concreta, è fiducia trasformata in energia, è la prova che quando talento e sostegno si incontrano, possono nascere grandi cose.

Perché alla fine, certe vittorie non si misurano con un punteggio. Si misurano con il coraggio di scegliere la strada più difficile. Con le sveglie prima dell’alba. Con i pesi sollevati in silenzio. Con gli occhi di una figlia che brillano di orgoglio.
E con chi, come Vitastrong, sa che il successo non è mai improvvisazione, ma il risultato di una dedizione totale.
Dentro e fuori dal palco.


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