La Golden Ticket Company porta sul palcoscenico un’esperienza teatrale fuori dal comune: “Pickman – Il Pittore delle Ombre”, ispirato al celebre racconto di H.P. Lovecraft, trasforma la paura in arte. Boston, 1926: la notte diventa teatro di un racconto inquietante. Thurber, critico d’arte, racconta all’amico Eliot l’incontro con Richard Upton Pickman, pittore di opere macabre che sfidano l’immaginazione.

Ma ormai Thurber non è più l’uomo elegante e rispettabile che Eliot conosceva: la sua mente è sconvolta da un’ ossessione antica e spaventosa, emersa da ciò che ha visto nelle opere di Pickman e dai segreti terrificanti che esse nascondono, capaci di scuotere chiunque le osservi. Jacopo Siccardi porta in vita tutti i personaggi con intensità e dinamismo, mentre Beatrice Frattini, alla sua prima regia, costruisce una messa in scena intensa, supportata da luci suggestive di Fulvio Crivello, musiche evocative di Fabio Galizia e frammenti coreografici di Sara Sblendorio.

Il risultato è un viaggio immersivo tra paura e fascino: quadri raccapriccianti, scenari da incubo e una suspense che non lascia respiro, trasportando il pubblico nelle profondità più oscure dell’animo umano. Una vera e propria esperienza sensoriale, rafforzata da rumori forti e colpi di pistola a salve, che rendono ogni scena ancora più intensa.

Pickman – Il Pittore delle Ombre non è solo teatro: è un invito a guardare oltre la realtà, dove il mistero e l’arte si fondono in un’oscurità che affascina e spaventa allo stesso tempo. Lovecraft avrebbe approvato