Raffaele Poggio lascia il segno a Ciao Darwin

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Raffaele sei reduce dall’ esperienza televisiva di Ciao Darwin che ha catturato molto l’ attenzione. Com’è andata?

Sicuramente è stata un’esperienza singolare in cui mi sono messo molto alla prova oltre che fosse il mio sogno da tempo quello di conoscere Bonolis che seguo e stimo da molto tempo. La cosa che molti non si aspetteranno è che nonostante il mio percorso lavorativo sia iniziato proprio con le sfilate sposo ed intimo, quel momento in passerella è stato un po’ un banco di prova perché prima delle prove pensavo avrei avuto molta tensione nello sfilare in intimo pensando a tutti i telespettatori che seguivano da casa il programma. Un po’ come ogni volta che vado in scena o che inizia un live e l’ansia da performance nella sua magia mi cattura e mi da quell’ adrenalina che poi dopo che è tutto finito ti rimane dentro. Chi mi conosce sa che sono un artista poliedrico, creativo e molto diretto nella comunicazione e spesso faccio uscire anche la parte sensuale e provocante ma un conto è manipolarla per un videoclip o film che sia, un conto in una sfilata mezzo nudo. Devo dirti però poi che dal momento in cui è partita la musica, ho iniziato a camminare e mi sono fatto trasportare dal calore del pubblico femminile e mi sono caricato, divertendomi e giocando con la ballerina del programma in un ballo sensuale che ha poi catturato l’ attenzione inoltre il mio passato da cubista e strip man è venuto anche comodo per il momento in cui mi sono spogliato, segno che nella vita tutto serve!

Vediamo che sei sempre impegnato su fronti artistici differenti ma se ti dovessi inquadrare, ti definiresti cantante o attore?

Mi definirei CANTATTORE. Vedi, ho creato una parola nuova! Si avvicina anche a cantautore, cosa che sono perché da sempre seguo la creazione dei miei brani dalle parole alla melodia che si alternano come processo di nascita; a volte prima le une ed a volte le altre. Dipende dal momento e dal mio stato d’animo che vado poi ad imprimere nel processo creativo con l’obiettivo di parlare di un determinato argomento autobiografico impegnativo o leggero che sia che mi possa connettere con l’ascoltatore. In ogni caso su entrambi i fronti artistici, c’è molto studio e continua formazione ed in qualche modo un po’ si fondono perché si va a prendere le emozioni dal proprio bacino personale per poi utilizzarle o in un personaggio da far vivere o in una canzone da far arrivare. Per esempio sono molto legato al teatro infatti il mio sogno sarebbe un musical ed ammiro molto gli artisti che lavorano in quel campo perché hanno a parere mio la preparazione più alta esistente e sono per me fonte di ispirazione. Questo è un po’ un discorso generale perché apprezzo e stimo sempre molto le persone che lottano nella vita per rincorrere i propri sogni con la fatica e lo studio. Ad ogni modo sia il fronte attoriale che quello musicale mi permettono di mettermi molto in gioco e di sono veicolo di emozioni alle persone a cui voglio manifestarle; penso che non potrei ma scegliere uno dei due rinunciando all’altro.

Prossimo progetto musicale?

Sono pronto al lancio del mio nuovo brano FIORI DI CERAMICA, canzone a cui sono molto legato perché ha seguito lo stesso processo creativo di CUORE ROSA, brano scritto anni fa per mia mamma.

In questo caso, un ragazzo ammalato di leucemia, un anno fa mi scrisse privatamente per confessarmi quanto la mia musica gli fosse stata d’aiuto quando scoprì di avere la malattia e nei momenti dei controlli e delle cure. Nonostante l’ argomento fosse molto delicato, mi arrivò al cuore come un fulmine a ciel sereno e mi regalò qualcosa di speciale. Sentii la necessità di scrivere qualcosa che potesse parlare della sua esperienza ma che potesse essere diretto a qualsiasi persona che combatte una lotta. Ho richiesto che mi scrivesse una mail in cui mi parlasse di tutto quanto in modo tale che non trattassi l’argomento in modo troppo superficiale o scontato, per poterne prendere l’ essenza e trasformarle in parole che lui avrebbe poi saputo a cosa si riferissero e che anche gli altri ascoltatori potessero sentire proprie.

Ho attinto anche dalle mie esperienze personali perché in passato ho affrontato periodi molto duri a causa di mobbing, violenza domestica e depressione quindi conosco bene quel senso di smarrimento e paura che si prova nello stare da soli in casa o anche nell’ uscire e sentirsi diversi dagli altri e poco confortati anche dalle parole dette con amore da chi non vive la tua stessa stiuazione.

Per questo motivo questo progetto è così importante per me e non è un prodotto nato per essere commerciale ma una vera missione di cuore.

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