Rosy Chin scandalosa al GFVIP!

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Scandalosa Rosy Chin durante il GFVIP: ”Dico una cosa antipatica sui cinesi..”

Scandalosa Rosy Chin durante il GFVIP: ''Dico una cosa antipatica sui cinesi..''

Rosy Chin a dir poco scandalosa per le dichiarazioni lasciate durante il GFVIP, raccontando le proprie storie d’amore, dove inevitabilmente si sarà messa contro tutta la comunità cinese e non solo:

Chiedendole se avesse figli, risponde Rosy Chin: ”Ho tre figli, il più grande ha 15 anni, il secondo 12 e il terzo 9. I primi due li ho fatti col mio primo marito, il terzo con il mio secondo che sta con me da dieci anni. Prima di innamorarsi di me si è innamorato dei miei primi due figli e se non si fosse innamorato di loro che all’epoca erano piccolissimi, probabilmente io non mi sarei innamorata di lui”.

Prosegue Rosy: ”Per me è stato un dramma perché la mia famiglia non accettava il mio primo marito perché era italiano. Quando ci siamo divorziati è stato per me un doppio fallimento perché ai miei non piaceva e mi è scocciato dar loro ragione. Per di più in una famiglia cinese il divorzio è visto malissimo, si sta insieme tutta la vita!”

Rosy Chin: ”Gli stereotipi su noi cinesi sono veri..”

Scandalosa Rosy Chin durante il GFVIP: ''Dico una cosa antipatica sui cinesi..''

Prosegue Rosy Chin argomentando, forse un po’ troppo: ”Devo dire una cosa antipatica sui cinesi ma non la dico. Ma non è antipatica, ma avete presente i cliché su noi? Tipo ‘non ho mai visto un cinese in ospedale’, ‘non ho mai visto un cinese al cimitero’, ‘non ho mai visto una italiana con un cinese’, ma questa è vera. Avete mai visto una donna europea con un cinese uomo? No. Ma il contrario sì, donne cinesi che stanno con uomini europei”.

Conclude il proprio monologo ”sul Cactus”: ”Io non ho visto una enciclopedia di cactus, ma quei pochi cactus che ho visto vi dico che è scientificamente comprovato che noi cinesi non siamo… Insomma, non fatemelo dire, ma è una cosa di biologia, di anatomia, è una questione anatomica. Come è vero che i ragazzi di colore…”.

Al che la regia stacca l’audio, ma si può dire che ormai, la figura del cactus, è stata fatta.

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