Ruben Sciortino è il nuovo Campione Europeo WKU di Muay Thai

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Intervista esclusiva di Barbara Morris

Pisa – Il PalaSartori esplode in un boato quando l’arbitro alza il braccio di Ruben Sciortino. È il 15 novembre 2025 e, davanti a un pubblico infuocato, l’atleta italiano conquista il titolo europeo WKU di Muay Thai, sconfiggendo il tedesco Christopher Hopp, veterano del ring e plurititolato.
Un risultato che entra di diritto nella storia del galà “The Night of Siam”, organizzato dal maestro Simone Benedettini, una delle serate più attese del circuito europeo.

Ruben Sciortino arriva sul ring con lo sguardo di chi non è venuto a partecipare, ma a prendersi ciò che sente suo. Il match esplode sin dal primo round: scambi durissimi, clinch serrati, colpi d’esperienza da parte di Hopp e una lucidità impressionante dell’italiano, che round dopo round costruisce il suo vantaggio.
Quando arriva il verdetto, non ci sono dubbi: l’Europa ha un nuovo re.

In esclusiva per voi Barbara Morris ha incontrato il neo-campione poche ore dopo il trionfo.

Barbara Morris: Ruben Sciortino, innanzitutto complimenti. Che cosa si prova a sentire pronunciare le parole “nuovo campione europeo”?

Ruben Sciortino: È un’emozione fortissima. Sono momenti che ti ripagano di tutte le rinunce, dei sacrifici, della fatica. Quando hanno detto il mio nome ho sentito una scarica dentro… tutto quello che avevo immaginato si è realizzato.

Barbara Morris: Il tuo avversario, Christopher Hopp, era considerato uno dei più esperti e difficili da affrontare. Che match è stato?

Ruben Sciortino: Sapevo che sarebbe stato duro. Hopp è un atleta plurititolato, con una grande esperienza internazionale. Dal primo scambio ho capito che non avrebbe regalato nulla.
È stato un match intenso, fisico, ma esattamente il tipo di battaglia che mi aspettavo. Ho dovuto restare lucido, mantenere il piano gara e non cadere nelle provocazioni del ritmo.

Barbara Morris: Ti abbiamo visto molto concentrato. Da dove nasce questa solidità mentale?

Ruben Sciortino: Dalla preparazione fatta alla Torino Kombat, insieme al mio maestro Fabio Giannelli. Abbiamo lavorato come non mai, sia fisicamente che mentalmente.
Arrivare al 100% non è solo questione di gambe o di fiato: è testa, gestione dell’ansia, capacità di restare presente. Mi sono sentito pronto in tutto.

Barbara Morris: Cosa ricorderai di più della serata di Pisa e del galà “The Night of Siam”?

Ruben Sciortino: L’atmosfera. Il pubblico, il calore, l’energia del palazzetto. Simone Benedettini ha organizzato un evento incredibile.
Quando sono entrato sul ring ho capito che quella era la mia notte. E poi… il suono della campana finale. Quello non lo dimenticherò mai.

Barbara Morris: Questa vittoria ti consacra a livello europeo. E adesso?

Ruben Sciortino: Adesso si festeggia un attimo, ma solo per poco. Sono soddisfatto, certo, ma non mi fermo. Torneremo subito in palestra per migliorare ancora.
Io e il mio team abbiamo obiettivi sempre più alti. Questo è un punto di partenza, non di arrivo.

Barbara Morris: Se dovessi dedicare questo titolo, a chi andrebbe?

Ruben Sciortino: Al mio maestro Giannelli, alla mia palestra, alla mia famiglia, alla mia compagna e a tutte le persone che credono in me anche quando io ho poca fiducia. Senza di loro nulla sarebbe possibile.

Ruben Sciortino esce dall’arena con la cintura tra le mani e la calma di chi sa che i titoli si vincono una volta, ma si difendono ogni giorno. Pisa gli ha consegnato l’Europa: ora il suo sguardo guarda già oltre.

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